Venerdì 25 ottobre in Villa dei Cedri a Valdobbiadene taglio del nastro e presentazione del progetto
Punti di osservazione specifici che qualificano gli itinerari e i percorsi delle Colline del Prosecco, fra Conegliano e Valdobbiadene, grazie a un progetto di valorizzazione e di promozione del paesaggio: dopo la firma, nel 2022, degli accordi tra la Provincia di Treviso, il GAL Alta Marca Trevigiana e i 17 Comuni dell’area Unesco, oggi si inaugurano le opere che hanno permesso di migliorare la fruibilità del territorio attraverso la realizzazione di 28 Info Point con tutte le informazioni utili per vivere appieno l’esperienza naturalistica e culturale dei percorsi a disposizione della comunità. Oggi, venerdì 25 ottobre, l’evento finale di presentazione del progetto compiuto e un simbolico taglio del nastro alla presenza della Provincia, del GAL, dei Comuni di Cappella Maggiore, Cison di Valmarino, Cordignano, Farra di Soligo, Follina, Fregona, Miane, Pieve di Soligo, Refrontolo, Revine Lago, Sarmede, Segusino, Sernaglia della Battaglia,Tarzo, Valdobbiadene, Vidor e Vittorio Veneto, dell’Associazione Patrimonio delle Colline del Prosecco Conegliano-Valdobbiadene, del FAI, dell’Osservatorio regionale del Paesaggio, dell’Associazione Strada del Vino, dei progettisti e dei tecnici che hanno svolto i lavori.
Ente capofila del progetto, finanziato dal GAL Alta Marca per un valore complessivo di 400.000 euro, è stata la Provincia di Treviso, che in qualità di Ente coordinatore, tramite il Settore Viabilità e la Stazione Unica Appaltante, ha avuto il compito di affidare l'incarico per l'elaborazione del progetto stesso, coordinarne la successive fasi e seguire le attività intercomunali insieme all'Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene. I Comuni hanno contribuito attivamente nella definizione degli interventi da attuare con i propri tecnici, nominando un referente per ciascun Comune a cui affidare sia le comunicazioni con la Provincia, sia le attività amministrative di competenza comunale, e soprattutto svolgendo tutte le attività necessarie per la conformità urbanistica delle opere.
L'obiettivo delle opere realizzate e presentate oggi in Villa dei Cedri, a Valdobbiadene, è quello di agevolare le visite di cittadine, cittadini, turiste e turisti migliorando la fruibilità del territorio, mettendo a disposizione una segnaletica semplice e uniforme, dotata di specifici codici QR e mappe dell’area, oltre che piccole infrastrutture panoramiche e aree di sosta. Tutte gli interventi del progetto hanno caratteristiche di pubblico interesse, utilità generale, sociale, ambientale e culturale e sono finalizzati a diffondere un vantaggio generale, sia sulla popolazione residente sia sulle presenze turistiche.
“Un orgoglio vedere oggi finalmente il completamento dei lavori di qualificazione dei percorsi nell’area Unesco frutto del lavoro di squadra tra la Provincia, che ha coordinato le attività come Ente capofila, il GAL Alta Marca, che ha messo a disposizione le risorse, i Comuni, le Associazioni e le realtà di questa splendida area, parte della biosfera Unesco conosciuta in tutto il mondo – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – per la realizzazione dei lavori abbiamo messo in campo la professionalità e l’esperienza del nostro Settore Viabilità e della Stazione Unica Appaltante della Provincia, prima in Italia per appalti gestiti e riconosciuta come modello virtuoso in tutto il Paese. Un plauso a tutti gli Enti coinvolti: sono sicuro che questi piccoli punti di osservazione, i 28 info point, consentiranno una maggiore godibilità dei sentieri informando i visitatori sulle bellezze paesaggistiche che li circondano”.
“Questo progetto - sottolinea Giuseppe Carlet, presidente del Gal - è la dimostrazione ancora una volta che lavorando insieme si ottengono grandi risultati desidero ringraziare in particolare Giovanni Carraro che con il suo lavoro di individuazione di percorsi ha ispirato il progetto gli alpini per le realizzazioni delle aree sosta in quota in posizioni impervie e l’associazione Unesco per il sostegno al progetto”.